Carburo di tantalio

Carburo di tantalio
Nome IUPAC
Carburo di tantalio
Nomi alternativi
Carburo di tantalio(IV)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareTaC
Massa molecolare (u)192,96 g/mol
Aspettopolvere grigio-bruna
Numero CAS12070-06-3
Numero EINECS235-118-3
PubChem159432
SMILES
[Ta+]#[C-]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/l, in c.s.)14300–14650(TaC)
15100 (TaC0.5)[1]
Solubilità in acquainsolubile
Temperatura di fusione3850-3880 °C[2]
Temperatura di ebollizione4780-5470 °C[1][2]
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−144,1
S0m(J·K−1mol−1)42,29
C0p,m(J·K−1mol−1)36,71[3]
Indicazioni di sicurezza

I carburi di tantalio (TaC) formano una famiglia di composti binari del tantalio e del carbonio con la formula empirica , dove varia solitamente tra 0,4 e 1. Sono materiali ceramici estremamente duri, fragili e refrattari con conduttività elettrica metallica. Appaiono come polveri grigio-marrone, che di solito vengono lavorate mediante sinterizzazione.

Essendo importanti materiali cermet, i carburi di tantalio sono utilizzati commercialmente nelle punte degli utensili da taglio e talvolta vengono aggiunti alle leghe di carburo di tungsteno[4].

I punti di fusione dei carburi di tantalio raggiungono il picco a circa 3880 °C a seconda della purezza e delle condizioni di misurazione; questo valore è tra i più alti per i composti binari[5]. Solo il carburo di afnio di tantalio può avere un punto di fusione leggermente più alto di circa 3942 °C[6], mentre il punto di fusione del carburo di afnio è paragonabile a quello dei carburi di tantalio.

  1. ^ a b (EN) Lide David R., CRC Handbook of Chemistry and Physics, 90ª ed., Boca Raton (Florida, USA), CRC Press, 2009, ISBN 978-1-4200-9084-0.
  2. ^ a b (EN) Noranda Inc., Tantalum carbide composite materials, 5196273, Stati Uniti (23 marzo 1993).
  3. ^ (EN) Tantalum carbide, su webbook.nist.gov. URL consultato il 2 luglio 2014.
  4. ^ (EN) John Emsley, Nature's building blocks: an A-Z guide to the elements, Oxford University Press, 11 agosto 2003, p. 421–, ISBN 978-01-98-50340-8. URL consultato il 2 maggio 2011.
  5. ^ (EN) Harry Emeléus, Advances in Inorganic Chemistry and Radiochemistry, Academic Press, 1968, pp. 174–176, ISBN 978-01-20-23611-4. URL consultato il 3 maggio 2011.
  6. ^ (EN) C. Agte e H. Alterthum, Researches on Systems with Carbides at High Melting Point and Contributions to the Problem of Carbon Fusion, in Zeitschrift für technische Physik, vol. 11, 1930, pp. 182–191, ISSN 0373-0093 (WC · ACNP).

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